Cari genitori, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, costretti a casa dalla situazione emergenziale di questi giorni che ha comportato l’ interruzione dell’attività didattica, noi insegnanti della Scuola dell’Infanzia abbiamo pensato di poter continuare insieme, ricorrendo alla “didattica a distanza”, il percorso di insegnamento/apprendimento avviato durante l’anno scolastico, in attesa di poterci ritrovare tutti a scuola.

Vista l’età dei nostri bambini, che non ci consente di svolgere lezioni o di assegnare loro dei compiti, la nostra idea è quella di mantenere con voi una comunicazione, attraverso il registro elettronico, fatta di suggerimenti e proposte di attività che possano essere lo stimolo al fare, allo sperimentare, al mettersi in gioco con creatività, all’apprendere… sempre in una dimensione di collettività… e grazie al vostro aiuto!

Sperando che l’iniziativa sia gradita, con fiducia e vicinanza vi mandiamo il nostro saluto

“TUTTO ANDRA’ BENE!”

  Le maestre

https://www.comprensivogrossetoquattro.edu.it/blog/didattica-a-distanza/

Per i bambini

LA FILASTROCCA SUL CORONAVIRUS DI ROBERTO PIUMINI

Che cos’ è che in aria vola?
C’è qualcosa che non so?
Come mai non si va a scuola?
Ora ne parliamo un po’.

Virus porta la corona,
ma di certo non è un re,
e nemmeno una persona:
ma allora, che cos’è?

È un tipaccio piccolino,
così piccolo che proprio,
per vederlo da vicino,
devi avere il microscopio.

È un tipetto velenoso,
che mai fermo se ne sta:
invadente e dispettoso,
vuol andarsene qua e là.

È invisibile e leggero
e, pericolosamente,
microscopico guerriero,
vuole entrare nella gente.

Ma la gente siamo noi,
io, te, e tutte le persone:
ma io posso, e anche tu puoi,
lasciar fuori quel briccone.

Se ti scappa uno starnuto,
starnutisci nel tuo braccio:
stoppa il volo di quel bruto:
tu lo fai, e anch’io lo faccio.

Quando esci, appena torni,
va’ a lavare le tue mani:
ogni volta, tutti i giorni,
non solo oggi, anche domani.

Lava con acqua e sapone,
lava a lungo, e con cura,
e così, se c’è, il birbone
va giù con la sciacquatura.

Non toccare, con le dita,
la tua bocca, il naso, gli occhi:
non che sia cosa proibita,
però è meglio che non tocchi.

Quando incontri della gente,
rimanete un po’ lontani:
si può stare allegramente
senza stringersi le mani.

Baci e abbracci? Non li dare:
finché è in giro quel tipaccio,
è prudente rimandare
ogni bacio e ogni abbraccio.

C’è qualcuno mascherato,
ma non è per Carnevale,
e non è un bandito armato
che ti vuol fare del male.

È una maschera gentile
per filtrare il suo respiro:
perché quel tipaccio vile
se ne vada meno in giro.

E fin quando quel tipaccio
se ne va, dannoso, in giro,
caro amico, sai che faccio?
io in casa mi ritiro.

È un’ idea straordinaria,
dato che è chiusa la scuola,
fino a che, fuori, nell’aria,
quel tipaccio gira e vola.

E gli amici, e i parenti?
Anche in casa, stando fermo,
tu li vedi e li senti:
state insieme sullo schermo.

Chi si vuole bene, può
mantenere una distanza:
baci e abbracci adesso no,
ma parole in abbondanza.

Le parole sono doni,
sono semi da mandare,
perché sono semi buoni,
a chi noi vogliamo amare.

Io, tu, e tutta la gente,
con prudenza e attenzione,
batteremo certamente
l’antipatico birbone.

E magari, quando avremo
superato questa prova,
tutti insieme impareremo
una vita saggia e nuova.