Il nostro Istituto ha aderito al progetto “Crescendo Musica Toscana“, finanziato dalla regione Toscana, che…
Anno della Misericordia
“Giubileo Straordinario della Misericordia”: durante quest’anno scolastico è stato la ruota motrice di molte nostre attività.
L’apertura della Porta Santa è il rito iniziale del Giubileo e simboleggia l’apertura del nostro cuore a Dio. Passando dalla Porta Santa Dio ci dona la sua Misericordia.
Siamo chiamati ad essere misericordiosi come il Padre, infatti Dio è un padre buono che ci vuol bene e desidera che impariamo ad imitarlo nell’arte del perdono. Specialmente in questi nostri tempi, in cui il perdono è un ospite raro negli ambiti della vita umana, il richiamo alla misericordia si fa più urgente, e questo in ogni luogo: nella società, nelle istituzioni, nel lavoro e anche nella famiglia.
Nelle classi 4° abbiamo realizzato un gioco: “Il gioco del Cor” che abbiamo inserito all’interno della “Nostra Porta Santa”. Le tesserine che compongono il gioco raffigurano le Parabole, le Beatitudini, le Opere della Misericordia, elementi caratterizzanti del Giubileo, Maria e naturalmente Gesù.
Lo scopo del gioco è quello di raggiungere il logo del Giubileo della misericordia attraverso delle caselle che ci inducono a riflettere sugli insegnamenti di Gesù e sulle opere della misericordia.
Chi raggiungerà il logo avrà un cuore più grande, capace di prendersi cura di coloro che hanno più bisogno, come ci ha insegnato Gesù.
«Il Giubileo significa la grande porta della misericordia di Dio ma anche le piccole porte delle nostre chiese aperte per lasciare entrare il Signore – o tante volte uscire il Signore – prigioniero delle nostre strutture, del nostro egoismo e di tante cose».
Papa Francesco.
Nella classi 5° abbiamo realizzato un video sulle “Opere della misericordia corporali e spirituali”:
Abbiamo iniziato l’anno scolastico con San Paolo che ci ha invitato a lasciar cadere il rancore, la rabbia, la violenza e la vendetta accogliendo una sua delle esortazioni: “Non tramonti il sole sopra la vostra ira” (Ef 4,26). E soprattutto abbiamo ascoltato la parola di Gesù che ha posto la misericordia come un ideale di vita e come criterio di credibilità: “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia” (Mt 5,7).
Abbiamo concluso in nostro percorso con una visita guidata ad Assisi città di San Francesco maestro di misericordia.
«…che il popolo cristiano rifletta durante il Giubileo sulle opere di misericordia corporale e spirituale. Sarà un modo per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà e per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina. La predicazione di Gesù ci presenta queste opere di misericordia perché possiamo capire se viviamo o no come suoi discepoli. Riscopriamo le opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti. E non dimentichiamo le opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti…”
Papa Francesco